NUOVO EVENTO CITTA CHE LEGGE: ANDREA VIGNALI CON “BIT ECONOMY”

A LEZIONE DI “BIT ECONOMY” CON ANDREA VIGNALI A PESCASSEROLI
Sul palco sale Andrea Vignali per spiazzarci senza eccessive semplificazioni, ma sfrondando l’albero dei nostri pregiudizi su un comparto dell’economia ancora grigio. Della bit economy si sentono già le fibrillazioni e l’unica ricetta è conoscere. È carne sulla griglia che scotta, ma bisogna metterci le mani. Accendiamo un faro.
Quale attinenza ha il Bitcoin con le nostre vite?
Il Bitcoin è diventato moneta ufficiale di alcuni stati, come il Salvador: domani altri stati, magari anche più vicini all’Europa, potrebbero adottarlo. E le criptovalute sono molto usate anche nella guerra in Ucraina.
Un libro sulle criptovalute può sembrare difficile da capire, perché riguarda tematiche complesse: tecnologia, economia, diritto, crittografia. Il motivo per il quale assieme al collega Raffaele Marco della Monica ho deciso di realizzare una lunga inchiesta televisiva e poi approfondire ancora il tema con questo libro è che in realtà all’origine delle criptovalute c’è una questione che riguarda da vicino la vita di tutti noi: è la digitalizzazione del denaro. Negli ultimi vent’anni c’è stata una forte corsa alla transizione digitale: gran parte delle nostre vite, soprattutto a partire dalla pandemia, si è spostata su internet, e lo stesso hanno fatto anche i nostri soldi, che sono diventati sempre più virtuali. Paypal, carte di credito, e altri servizi di pagamento hanno preso il posto del contante. Ma il contante ha alcune caratteristiche intrinseche che sono molto importanti: innanzitutto è anonimo, lo possiamo usare con chi vogliamo e quando lo facciamo nessuno può sapere chi siamo o cosa abbiamo comprato. Permette libertà e anonimato che non sono possibili quando usiamo una carta di credito: le società che gestiscono i pagamenti elettronici possono raccogliere i nostri dati che un domani potranno servire a profilarci per indirizzare le nostre abitudini economiche, o peggio, possono toglierci la libertà di pagare, se non seguiamo le loro regole. Le criptovalute rappresentano un tentativo riproporre in ambito digitale l’anonimato e la libertà che il contante ha sempre garantito, in più, almeno in teoria, non sono controllate da nessun istituto, come le banche o le società di pagamento: per questo sono importanti, e a partire dal loro studio ci interroghiamo sulla fine che stanno facendo i nostri soldi nell’era digitale.
(A seguire il resto dell’intervista)
NUOVO EVENTI CITTA CHE LEGGE: ANDREA VIGNALI CON “BIT ECONOMY”
Un ragazzo ha sostenuto che bitcoin ha un valore pedagogico enorme.
Per noi studiare la storia di Bitcoin è stato formativo: come ho detto è una finestra aperta sul futuro. Dietro allo sviluppo della moneta digitale abbiamo ritrovato molte esigenze che hanno portato alla crescita di Internet come spazio di condivisione dal basso. Oggi con l’affermazione dei giganti tecnologici come Facebook, Google Microsoft, quella partecipazione dal basso sta venendo meno e internet è sempre meno libera. Nel libro abbiamo intervistato uno dei primi sviluppatori di Bitcoin, che ci ha aiutato a fare luce su una storia che ancora oggi ha molti misteri. Interrogandoci su Bitcoin abbiamo finito per chiederci come funzionasse il sistema economico che fa andare avanti il mondo, e perché continuano a ripetersi crisi bancarie che alimentano le disuguaglianze e producono povertà.
E ci siamo domandati se questa Bit Economy, questa industria delle criptovalute nata da Bitcoin che oggi fattura miliardi di euro, può veramente risolvere i problemi economici creati dalle banche e portare ricchezza, come molti protagonisti del settore sostengono, Elon Musk solo per citarne uno, oppure se è solo una gigantesca operazione speculativa che porterà più ricchezza solo a chi ha già tanti soldi e ancora più problemi a chi i soldi non li ha. Non è facile capirlo, perché il settore delle criptovalute è pieno di truffe, di informazione interessata, di parte, o addirittura di fake news.
ANDREA VIGNALI PRESENTA IL SUO “BIT ECONOMY”
Le criptovalute sono una rivoluzione o una controrivoluzione?
È la domanda principale che ci siamo posti. Fin dall’inizio le criptovalute si sono presentate come una rivoluzione, la liberazione dal controllo delle banche. Molti economisti le considerano invece una bolla speculativa o addirittura una controrivoluzione.
Nel nostro libro abbiamo cercato di analizzarle come uno strumento: mostrando il potenziale positivo che possono avere ma anche quello distruttivo per il mercato. Dalla pandemia in poi sempre più persone hanno investito nelle criptovalute, perché promettono grandi guadagni ma possono portare enormi perdite. Il principale uso che viene fatto delle criptovalute è proprio la speculazione: sono un bacino di investimento allettante, parallelo al mercato tradizionale, che promette alte percentuali di rendimento, ma è un mercato non regolamentato e pieno di truffe. In questo senso, semplificando, le criptovalute possono alimentare una controrivoluzione. Ma la speculazione è l’uso distorto di una tecnologia rivoluzionaria, che invece può aiutare risolvere molti problemi pratici.
SCOPRIAMO LA “BIT ECONOMY” CON ANDREA VIGNALI
Verso l’oro del web c’è un disagio intellettuale e culturale?
I lockdown durante la pandemia da Covid19 hanno chiarito a tutti che il nostro è un periodo di grandi cambiamenti, ai quali non è possibile sottrarsi. Non si torna indietro dalla transizione ecologica che ci imporrà di usare auto elettriche, per esempio, così come non si possono fermare l’avanzata dei diritti di genere o le conseguenze geopolitiche dei nuovi conflitti. Lo stesso vale per la digitalizzazione dei nostri soldi, che ci piaccia o no: ma proprio per questo è fondamentale per noi saperne il più possibile, per capire chi sta guadagnando di più da questo passaggio, e quali sono per noi i rischi connessi. Non possiamo ignorare questi temi perché ci riguardano, e quindi dobbiamo informarci il più possibile.
Federica Tudini

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Visit Us On TwitterVisit Us On FacebookVisit Us On Youtube