“L’immigrazione secondo me”
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Questo e’ quello che scrive un ragazzo camerunense che da Pescasseroli aspetta di proseguire il suo viaggio.
“La terra è un pianeta del sistema solare, il terzo più vicino al sole e il quinto più grande. Qui vive insieme l’umanità intera, su diverse aree del globo terrestre, intesse relazioni umane e si disloca più o meno massicciamente dando vita a quello che chiamiamo immigrazione.
Migrare significa prima di tutto viaggiare, andare incontro a nuove idee, culture, tradizioni e religioni sapere di più sui nostri diversi modi di vivere. L’immigrazione è uno specchio che ti permette di capire che la nostra società è ancora minata da diversi flagelli come la discriminazione, la disistima dell’altro, l’emarginazione, il razzismo che impediscono le relazioni umane e l’apertura di spirito impedendo cosi la crescita anche in spirito.
L’immigrazione è dovuta a diverse ragioni che sono la guerra, ragioni economiche, di salute, e politiche. Oggi migrare è una corsa, dunque ognuno dovrà trovare il suo ritmo; è come un sentiero pieno di ostacoli simile a un cammino che porta a Dio.
La strada è lunga e pericolosa, l’uomo è ridotto a un oggetto di scambio; c’è chi vende e chi compra dando vita a tutta una serie di traffici umani ad esempio: la prostituzione, l’anarchia, il riscatto, il carcere e tutto questo in condizioni umanamente impensabili.
Ogni settimana, ogni giorno vedono questi drammi e queste realtà si susseguono sebbene sono sempre diverse. La perdita di un amico di viaggio è un momento che ci ricorda che anche noi rischiamo la nostra vita ma non c’è un tempo per il rammarico perché non ci fa andare avanti.
Quello che chiediamo oggi è di essere considerati come esseri umani che aspirano a diventare un marito, una moglie un bambino perché alla fine solo le persone più fortunate arrivano a destinazione.”
N6
Grazie APS Terra di Domani-MamAfrica