Consiglio comunale del 3 giugno 2016: concessione spazi pubblici e conferimento incarico di consulenza
|È un percorso senza troppi incidenti quello del Consiglio Comunale di oggi, che ha portato all’approvazione del nuovo regolamento per i Dehors (estensioni di tavoli o gazebi annessi a pubblici esercizi) e l’affidamento dell’incarico di collaborazione ad un tecnico per l’anno 2016. Resta vuota la sedia della consigliera Morisi e del consigliere di minoranza Gloriana La Cesa. Entrambe le deliberazioni raccolgono la piena adesione della giunta.
Introduce il vicensindaco Tudini, riferendo del nuovo regolamento per l’occupazione di suolo per spazi di ristoro all’aperto. Una disciplina urgente , non transitoria, ma immediatamente eseguibile, resa urgente da esigenze che sono state poste all’attenzione dell’Ufficio di polizia. Gli strumenti normativi ancora oggi a disposizione non contemplano tutte le contingenze, omettono considerazioni su tipologie o metrature mandando in impasse quando si tratta della concessione di spazi in luoghi sensibili come la piazza. Come afferma il sindaco Nanni si è andati nella direzione del “sì tra interessi contrapposti”. Viene rivisitato il regolamento del 2008 con la riscrittura integrale degli articoli 6 e 7. Nel quadro dei Dehors entrano due tipologie A e B. La prima distingue “tavoli e sedute accompagnati da ombrelloni”, “tavoli e sedute sotto chioschi e gazebo” per la seconda tipologia. L’articolo 7 precisa le modalità e il dimensionamento dell’installazione, quindi le metrature da valutare sulla superficie effettiva dell’esercizio; la durata della concessione che per i Dehors di tipo B si estenderà per 5 anni. Punto pepato è quello che riguarda l’imposta da versare, sotto la denominazione di Tosap, annuale o stagionale. Nel dispositivo regolamentare vengono segnalate anche le restrizioni da osservare. Il procedimento è demandato all’ufficio di polizia “dietro parere favorevole del servizio tecnico”. Nella massa delle precisazioni non poteva mancare anche l’ammonimento per i trasgressori, passibili di sanzione pecuniaria in misura fissa di 450,00 €.
Primo intervento da falco del Consigliere Carmelo Giura: “Mettete mano ad un regolamento su zone delicatissime. Non ho sentito quale sia la verifica dell’attuabilità del regolamento su attività che secondo la vostra disposizione risultano tutte fuori norma”. Ma il chiodo che batte è quello della tempestività del provvedimento “spinto da esigenze che esigenze non sono, visto il ritardo dell’approvazione”. Virata di determinazione al termine del mandato? A dirla fuori dalla lettera dalle parole del consigliere Giura. Nessun finale da sprint, per il sindaco che rivendica il decisionismo della giunta in ogni occasione.
Ma lo scontro tocca l’alta quota sul tema “Impianti”. Sul tavolo, sulla carta, adesso c’è il conferimento dell’incarico di consulenza ad un tecnico per la valutazione della dote patrimoniale di GISP. La legge 24 dicembre 2007, n. 244 prevede infatti “l’affidamento da parte degli enti locali di incarichi di consulenza solo nell’ambito di un programma approvato dal consiglio.” Lo stesso dispositivo rimanda ai limiti del bilancio di previsione, approvato dal consiglio, per la fissazione del limite di spesa. Il problema è che la finanza di GISP non trova sollievo. Una dismissione del suo patrimonio potrebbe alleviare la pressione dei creditori. Ergo, gli impianti. Il consigliere Giura riprende la tecnica del cacciatore del vizio: “L’irrisoria norma per fare la consulenza non è retta da nessun presupposto. Perché sindaco vuole la perizia? Per venderli. Ma quando abbiamo deliberato la vendita?”. Nanni varia la risposta: “Non stiamo vendendo. Abbiamo deliberato però di liquidare GISP”. La formula ripetuta a mo’ di ritornello è “dismettere il patrimonio di Gisp”. Lo scopo è “aggredire la massa debitoria“. La bagarre dura pochi frangenti, prima che il voto recida la discussione. Di nuovo en-plein per il board municipale. Per adesso siamo a secco di altre certezze.
FEDERICA TUDINI