Barrea, che numeri! Sognare adesso si deve e si può
Era la partita che serviva, per tenere Bugnara a tiro. E la risposta è arrivata. Nella partitissima che poteva riaprire la lotta per i play-off Barrea scende in campo con l’eleganza del riccio, poi si scopre prima donna all’altezza di dettare il galateo. Il turno poteva essere favorevole ma non scontato. Bisognava evitare a tutti i costi la sconfitta; oltre una crisi psicologica si sarebbe aperta una crisi nell’economia della classifica. Gli algoritmi del calcio imponevano di allungare lo stacco dal Collarmele e arrivare al gradino utile alle spalle della capolista Bugnara. Lo sanno a Barrea, ogni partita sarà una finale. Da qui fino a maggio per il più incredibile traguardo della sua recente storia. La specularità della parte iniziale si è subito rotta. Il Barrea non ha avuto bisogno di forzare sul ritmo per avere il dominio della gara. I padroni di casa si sono persi in un gioco malinconicamente anonimo. Passaggi ridotti a esercizi nozionistici. Poche le sue grandi occasioni, per lo più finite in ciccate da principianti. Se Ortigia illude, Barrea impressiona. Vince la paura di giocare senza la punta titolare Pandolfi, appiedato in corsa all’ultimo turno dal direttore di gara. Ma Di Padova davanti al suo posto garantisce gli stessi movimenti e Coletti dalla fascia è semplicemente disarmante in accelerazione. Ma le armi in più degli ospiti sono il centrocampo e soprattutto la difesa. Non smette mai di essere il punto di riferimento. Sentinella e coscienza critica. Alla mezz’ora è proprio Di Padova che finalizza una palla spizzata dalle sue parti e la spunta dentro. Ortigia tenta la ripartita, ma il fraseggio tra i suoi elementi è disarticolato. Le palle minacciose vengono steccate verso l’alto, senza costringere il numero uno Gentile a nessuna fatica. Il Barrea continua ad attaccare in profondità e si crea molti variabili per arrivare alla white line del successo. Nella seconda frazione di gioco scalano le posizioni e Esposito parte dalla panchina per sostituire Gentile. Neppure l’intervallo scuote i rossi che continuano a restare in balia degli avversari. E poi Coletti diventa l’uomo, ops, il ragazzino del caos. Con un giro di palla acrobatico si scava il suo corridoio tra la difesa ortigiana, il portiere prova a smanettare ma Coletti riesce a piazzare il suo colpo. È il goal della sicurezza. Gli ultimi minuti sono quelli dei titoli di coda. Barrea esce dal campo con il bottino pieno. Non è ancora di denari d’oro, ma val bene un sogno.
Formazione
4 4 2 : Gentile(dal 15’st Esposito) Pandolfi Giulio, Del Principe, Iannucci Al, Mapelli ; Tudini An(dal 19’st Giura) Musilli, Tudini Al, Coletti.; Di Padova, Caniglia (dal 35’pt Di Loreto An.). A disposizione.: Colantoni, Di Loreto Vincenzo, D’Onofrio, Cera.
Federica Tudini
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