Asfalto nel Parco, scatta l’allarme (dal quotidiano il Centro)
|PESCASSEROLI. Comitati ed ecologisti contro il cemento e l’asfalto nel Parco nazionale d’Abruzzo. Per i rappresentanti delle principali associazioni ambientaliste non c’è alcun bisogno di allargare e asfaltare una pista forestale così come proposto dal Comune di Villavallelonga. Ma per gli amministratori municipali si tratta solo di un evidente tentativo di strumentalizzazione. A lanciare l’allarme sono Pro natura, Wwf, Salviamo l’Orso, Touring club, Legambiente, Mountain wilderness, Lipu e “Dalla parte dell’orso”, che chiedono al direttore del Parco Dario Febbo di ritirare l’autorizzazione concessa dal Pnalm. «In un’area di grande bellezza e importanza naturalistica, che Papa Wojtyla amava proprio per le sue caratteristiche selvagge, parte integrante del sito di importanza comunitaria (Sic) della rete europea Natura 2000», scrivono le associazioni, «il Comune di Villavallelonga progetta di spendere 500mila euro per una strada che non ha alcun bisogno di sistemazione. Siamo basiti dal comportamento degli organi tecnici del Pnalm, che hanno rilasciato un superficiale nulla osta a fronte di un progetto pieno di evidenti lacune tecniche e procedurali e in un’area che il Parco ha il dovere di difendere a tutti i costi». La strada è quella che da Madonna della Lanna attraversa i Prati d’Angro, cui fanno da corona alcune delle più belle montagne del Parco e da cui scende la Valle Cervara, sito di una faggeta tra le più importanti e meglio conservate d’Europa.«Siamo nel cuore dell’habitat dell’orso bruno marsicano», aggiungono gli ecologisti, «nei luoghi dove a maggio scorso fu recuperata un’orsetta di pochi mesi sola e in difficoltà, che il Parco ha curato con successo e che è stata da poco rimessa in libertà». La strada attuale, bianca e non asfaltata, serve agli allevatori che frequentano i prati e assolve senza problemi a questo scopo tutto l’anno. «Il popolo di Villavallelonga ha sempre avuto un forte rispetto verso il proprio territorio», precisa il sindaco Leonardo Lippa, «e la pavimentazione della strada forestale, di cui non si prevede alcun ampliamento, sarà realizzata in materiale ecologico per la salvaguardia dei valori ambientali esistenti, semplicemente di bitume modificato e graniglia calcarea. Piuttosto andrebbe regolato il traffico estivo che prende d’assalto in maniera disordinata tutta l’area lasciando dietro di sé a fine agosto cumuli di rifiuti e resti di campeggi abusivi». Ma, intanto, le associazioni ribadiscono che sono pronte a ricorrere al ministero dell’Ambiente, alla Regione e ai competenti organi di giustizia comunitari nel caso in cui il progetto non venga abbandonato.
(Massimo Lavillotti)