Nasce a Pescasseroli il comitato “MAMAFRICA”
|Alla notizia dell’arrivo a Pescasseroli di un gruppo di migranti una parte della cittadinanza si è spontaneamente incontrata. Sin dal primo incontro sono emerse molto chiaramente le esigenze e i desideri che accomunavano questa parte di cittadini: innanzitutto favorire l’integrazione dei migranti accolti, evitare cioè che si sentissero chiusi in un “ghetto”, che fossero limitati all’inattività; fare in modo che, seppur per poco tempo, si sentissero parte del paese, evitando però di instaurare forme di assistenzialismo che annientano le potenzialità delle persone e la loro dignità. Così facendo i cittadini hanno accolto una sfida, “la sfida dell’incontro con la diversità”, un percorso per certi versi difficile ma senza dubbio fonte di ricchezza per tutti, ospiti e ospitanti.
Da queste basi è nato il Comitato MAMAFRICA. Ma cosa fare? Come?
Il Comitato ha deciso per prima cosa di capire chi fossero queste persone. Così, presso la struttura in cui i migranti sono ospiti, tra strette di mano, comunicazione incerta ma grandi sorrisi, sono avvenuti i primi contatti. Gli ospiti sono 46, tutti giovani intorno ai vent’anni, ci sono 3 minori. Vengono da Gambia, Nigeria, Mali, Camerun e Senegal. Insieme alla società che gestisce l’accoglienza (Gestione Orizzonti s.r.l.) si cominciano a delineare le proposte di collaborazione. I ragazzi hanno vitto e alloggio, dispongono di 2.50 euro al giorno e, qualora ne avessero bisogno, di assistenza medica. I loro fabbisogni primari sono dunque soddisfatti, mentre sono in attesa dei documenti per ottenere asilo politico. Ai ragazzi piace la musica, piace giocare a pallone, vogliono imparare l’italiano, hanno bisogno di internet. Tra il primo e i successivi incontri le conoscenze si rafforzano, qualche nome inizia a fissarsi nella memoria, le prime storie di vita escono fuori, molte delle quali davvero dure. E il Comitato muove i suoi primi passi verso azioni concrete, mettendo in moto una rete di aiuti.
Per il momento sono state coinvolte l’Associazione Sportiva, che ha messo a disposizione i campi di calcetto e il “pallone”; la Croce Rossa, che ha trovato uno stock di scarpe in modo che i ragazzi possano giocare a calcio; l’Ente Parco, che ha donato alcuni libri e si è reso disponibile a collaborare in altre attività che li tengano impegnati; altri testi dovrebbero arrivare da librerie locali; sono stati forniti un impianto stereo e una chitarra e l’associazione Pescasseroli è W intende coinvolgere i ragazzi nelle proprie attività, quali ad esempio l’orto urbano. Nel prossimo futuro i ragazzi potranno essere impiegati in lavori socialmente utili sotto la guida del Comune, o anche essere assunti da privati (part time o full time; nell’ultimo caso dovranno lasciare la struttura ospite). Al di là di ciò, il Comitato crede fermamente che coinvolgere i ragazzi nella vita della comunità sia la cosa più importante. Per questo motivo altre idee sono state messe in campo ed è stata attivata una raccolta fondi per cercare di realizzarle al meglio, con l’aiuto e la partecipazione di quanti vorranno unirsi a noi. Molte persone hanno risposto positivamente. In particolare è in cantiere l’organizzazione di feste e di momenti di incontro con la comunità, occasioni in cui i ragazzi possano confrontarsi soprattutto con i loro coetanei. I fondi potranno essere utilizzati anche per reperire materiale che permetta loro di svolgere attività sportive in maniera confortevole, per rendere la connessione internet fruibile agevolmente da tutti e così via. A tal proposito invitiamo chiunque voglia collaborare, a condividere con noi le proprie proposte e le proprie idee.
Il Comitato ha avuto più volte modo di confrontarsi con il responsabile della società e con il mediatore culturale, i quali hanno dato alcuni importanti suggerimenti. In particolare, seppure i ragazzi abbiano bisogno anche di vestiario, è stato suggerito che sarebbe preferibile non dare il materiale direttamente alle singole persone, ma piuttosto farlo pervenire alla società (presso l’albergo Lo Scoiattolo). Questo per fare in modo che gli aiuti possano essere distribuiti in modo equo, secondo le reali necessità di ciascuno ed evitando liti tra gli ospiti.
“ Dinanzi alle migrazioni possiamo o alzare i ponti levatoi per chiuderci in fortezze più o meno grandi, rafforzando le paure e le occasioni di violenza, oppure decidere di aprirci alla diversità, in uno sforzo reciproco di conoscenza e di convivenza che può produrre benessere per tutti. Noi pensiamo che l’alterità non sia un pericolo e che l’idea di cittadinanza non possa essere un fortino in cui asserragliarsi. Preferiamo essere cittadini del mondo che accettano il pluralismo delle culture e sono pronti a rischiare la sfida dell’incontro con la diversità”.
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, documento programmatico
Per maggiori informazioni e per collaborare è possibile rivolgersi a:
Francesco Paglia mail ilcuoio@tin.it tel 3498088340
Lorenza Trella mail trellalory@alice.it
Francesco Gentile mail sadekgentile@gmail.com
Paola Cocuzzi mail cocuzzipaola@tiscali.it
,Annino Del Principe mail ninopanino81@gmail.com
Daniela Gentile mail danielagentile8@yahoo.it
Cesidia Boccia mail b-cesidia@libero.it
Diego Cutini mail diegocutini@libero.it
Carmelina Gentile carmela.g68@tiscali.it
Silvia D’Addezio silvia.daddezio@libero.it
Domenico Neri doneri.51@virgilio.it