Pescasseroli, vandali dalla Maraini: sono tre ragazzini (dal quotidiano IL CENTRO)
|PESCASSEROLI. Due ragazzini hanno 11 anni, il più grande ne ha 13: non sapevano nemmeno di trovarsi in casa della scrittrice Dacia Maraini. Di fronte ai carabinieri, che sono risaliti a loro attraverso alcune testimonianze, hanno detto che si stavano annoiando e per tale ragione hanno deciso di intrufolarsi nell’abitazione. Noia che li ha spinti a devastare i ricordi della scrittrice.
«Bel modo di ammazzare il tempo», ha commentato in serata Dacia Maraini. Lei stessa, un mese fa, aveva denunciato l’accaduto durante un incontro al Teatro Argentina a Roma su Pier Paolo Pasolini. «Hanno spaccato tutto e non hanno portato via niente. Una violenza gratuita che ti fa restare malissimo», erano state le parole della 79enne, molto legata a Pescasseroli e all’Abruzzo.
La Maraini ha un’abitazione in località Collacchi, nella zona residenziale della capitale del Parco.
«Mi hanno chiamato gli operai che stanno facendo alcuni lavori a una grondaia sul tetto», aveva raccontato la Maraini, autrice di numerosi romanzi tra i quali “Bagheria” (1983) e “L’età del malessere” (1963), «era tutto aperto. Hanno buttato i libri per terra e hanno spaccato due televisori. Sono entrati da un buco piccolissimo: si parla di una banda di ragazzini. Hanno sparso tutto sul pavimento. Le bottiglie di vino e perfino l’olio che avevo in una damigianetta. Quindi hanno fatto solo danni. Che bisogno c’era di spaccare tutto?».
Il sospetto sulla banda di ragazzini ha trovato conferma grazie al lavoro dei carabinieri di Pescasseroli e Castel di Sangro, agli ordini del capitano Domenico Fiorini. Alcuni testimoni li hanno visti aggirarsi nei paraggi della casa della scrittrice lo stesso giorno del raid. I tre ragazzini, la scorsa estate, si sarebbero resi protagonisti di un’analoga vicenda. Entrati nella casa di un residente, avrebbero causato ingenti danni. I genitori avrebbero poi pagato tutto.
Stavolta per i tre è scattata una segnalazione al Tribunale per i minorenni dell’Aquila. L’accusa è di danneggiamento.
L’episodio aveva creato sdegno a Pescasseroli e anche il sindaco Anna Nanni l’aveva condannato
di Roberto Raschiatore il Centro