Croce, illustre e fiero abruzzese. Convegno “Etica e politica” al Senato
|“Preservare la preziosa memoria di Benedetto Croce e condividere i contenuti del suo patrimonio intellettuale che è intriso di valori universali e caratterizzato da una schiacciante attualità”.
Nello scenario di una romantica Roma in cui l’autunno sfoggia ancora un calore estivo, tra le pareti solenni della bellissima sala Capitolare del Senato della Repubblica il dott. Gaddo della Gherardesca, neo Presidente della Fondazione Erminio e Zel Sipari, esplicita con il suo esordio il senso del convegno “Etica e politica nel pensiero di Croce” come momento conclusivo di un programma di commemorazione con cui la Fondazione ha voluto “riordinare, condividere e internazionalizzare il pensiero e l’attività del grande filosofo e politico abruzzese”.
Il convegno dello scorso 12 settembre è stato, infatti, il momento conclusivo di una serie di eventi iniziati nel febbraio 2016 in occasione del 150° anniversario dalla nascita di Benedetto Croce che avvenne nel Palazzo Sipari di Pescasseroli.
A coordinare l’incontro l’on. Gianni Letta, orgoglioso e grato cittadino adottivo del piccolo comune montano, il quale ha colto l’occasione per rinnovare i ringraziamenti al Sindaco di Pescasseroli, la dott.ssa Anna Nanni, per la cittadinanza onoraria conferitagli, ricordando inoltre come lo stesso Croce, fruitore entusiasta del fermento e della vivacità culturale della città di Napoli in cui visse, mai rinnegò le sue radici tanto che in una delle sue visite nel paese natale dichiarò di “sentirsi abruzzese prima ancora che napoletano”.
Insieme al Sindaco e al Vicesindaco, presenti al convegno anche una delegazione della “mini amministrazione” di Pescasseroli e altri cittadini pescasserolesi in rappresentanza della comunità marsicana che grazie alle iniziative della Fondazione Erminio e Zel Sipari, ha riscoperto e riconosciuto la comune radice con questo grande personaggio della cultura e della storia contemporanea. Una eredità preziosa e di respiro internazionale quella di Croce che ha trovato forma e sostanza, sottolinea Letta, nell’operato che Simona Orsello e Alberto Errichiello portano avanti in seno alla Fondazione sin dal 2005.
Il primo intervento del convegno spetta al prof. Natalino Irti, altro illustre marsicano nonché Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, il quale con impeccabile puntualità ripercorre i passaggi salienti dell’attività politica di Croce che fu “significativa e brillante”; una “capacità innata”, quella dell’intellettuale abruzzese, che non scaturì dagli studi universitari che abbandonò bensì dalle doti personali, dalla sua genialità e dalla cura meticolosa degli interessi e delle menti illustri del suo tempo.
Il genio e l’eclettismo crociano trovano un’esposizione magistrale nell’intervento del senatore prof. Fulvio Tessitore, grande esperto della filosofia di Benedetto Croce, “materia vasta e di grande attualità” che insieme ai volumi di matrice politica e storica sono oggetto di una riorganizzazione e riedizione curata dall’Istituto Italiano per gli Studi Storici, così ci informa il Segretario Generale dell’Istituto stesso, la dott.ssa Marta Herling, figlia di Lidia Croce e nipote del “maggiore esponente nel neoidealismo italiano il quale si è contraddistinto”, come ha specificato in chiusura del dibattito il dott. Alfonso Musci, “per la sua concezione storicistica e utilitaristica della dimensione umana”.
Il dibattito si è rivelato intenso e di grande interesse e ha toccato numerosi aspetti della vita e dell’attività di Benedetto Croce, un omaggio consapevole e partecipato per onorare e ricordare un figlio di Pescasseroli che fu un grande letterato, filosofo visionario, storico illustre e politico lungimirante nello scenario intellettuale italiano e oltre.
ROBERTA GENTILE