Orto e vivaio didattico, Pescasseroli è W ricomincia da qui.
|Sono passati quattro anni da quando (nella Coecin) è germogliata l’idea di trasformare un terreno abbandonato in un orto pubblico, un vivaio, un rigoglioso giardino. Le difficoltà per ottenere l’area, per sbrigare le ‘formalità’ burocratiche, per superare alcuni ‘sgambetti’ sono state diverse, ma oggi Pescasseroli è W è riuscita a far partire il progetto pilota di rendere l’appezzamento di circa un ettaro lungo la SS 83, di fronte al mulino Sipari, fertile di frutti e di idee.
Quattro anni di affidamento
Quando Pescasseroli è W chiese il terreno all’Ente Parco quest’ultimo decise di affidarlo al Comune per far gestire al municipio la transazione. L’associazione – che oggi ha un direttivo di 7 membri e circa 35 iscritti – fece la richiesta per l’affidamento dell’appezzamento per dieci anni, ma il Comune propose di darlo in gestione per un solo anno: l’accordo raggiunto è di 4 anni.
Come funziona l’orto
I primi mesi di gestione sono serviti a ripulire quella che era diventata una selva impraticabile. Con l’aiuto di esperti e di un dottore forestale, i membri di Pescasseroli è W hanno disboscato, vangato e bonificato il terreno per renderlo coltivabile. “C’è ancora tanto da fare, ci sono molte cose che progettiamo e vogliamo realizzare”, ma per ora la macchina si è messa in moto e alcuni associati già raccolgono i frutti del raccolto. L’iscrizione a Pescasseroli è W costa 30 euro all’anno e si può avere in uso un pezzo di terreno. In realtà questa quota non è un pagamento per l’appezzamento, ma una quota associativa da versare ogni anno come associato di Pescasseroli è W. I soldi derivanti dalle iscrizioni vanno infatti in un fondo cassa dove attingere per l’allestimento, la manutenzione dell’area, i pagamenti della bolletta dell’acqua e per la realizzazione delle opere necessarie.